Immobili ipotecati, quasi un milione di proprietà in tutta Italia

Nel suo nuovo Rapporto Mutui Ipotecari 2018, l’Agenzia delle Entrate – OMI ha precisato che sono circa 917 mila gli immobili ipotecati a garanzia dei mutui nel corso del 2017, con un incremento del 4% rispetto  a quanto non fosse stato riscontrato nel corso del 2016, e con una quota evidentemente prevalente delle unità residenziali (il 57,8% del totale). Se a questa quota si aggiunge anche quella degli atti residenziali plurimi e residenziali misti, gli atti che contengono almeno una residenza salgono a oltre l’80% del totale delle iscrizioni ipotecarie. Continue reading Immobili ipotecati, quasi un milione di proprietà in tutta Italia

Mutui casa: il 2018 parte con – 10,8%, nuova flessione delle surroghe

La nuova flessione delle surroghe sul mercato creditizio italiano influenza negativamente l’intero comparto delle richieste di finanziamenti per la casa. È questa, in estrema sintesi, la panoramica di quanto accaduto a inizio 2018, caratterizzato da un mese di gennaio in cui le interrogazioni per le richieste di mutui casa sono calate del 10,8% rispetto a quanto non fosse stato rilevato nello stesso periodo dell’anno precedente. Continue reading Mutui casa: il 2018 parte con – 10,8%, nuova flessione delle surroghe

Barometro CRIF, nuova flessione delle richieste di mutui e surroghe

Stando ai dati recentemente elaborati all’interno del Barometro CRIF, nel mese di novembre le interrogazioni relative alle richieste di nuovi mutui e surroghe sono calate del 20,4% a/a, trascinando in un -10,3% a/a il dato relativo ai primi 11 mesi dell’anno. Una contrazione apparentemente grave, che tuttavia cela in via principale (e quasi esclusiva) il fatto che gli italiani stanno prevedibilmente perdendo interesse per la componente di surrogabilità dei finanziamenti già erogati. Continue reading Barometro CRIF, nuova flessione delle richieste di mutui e surroghe

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Mutui casa, il tasso fisso è ancora il preferito

I mutui casa a tasso fisso continuano ad essere fortemente preferiti rispetto agli equivalenti a tasso variabile, e il recente rialzo dei tassi medi applicati sul mercato italiano non costo dei mutui casasembra aver pregiudicato il maggiore appeal che il tasso certo e invariabile può garantire nei confronti della clientela che sceglie di indebitarsi con tale forma tecnica di costo del denaro. Facile, d’altronde, intuirne i motivi: i tassi ancora su livelli minimi recenti permettono di “congelare” il proprio debito su interessi di grande convenienza, soprattutto quando i tassi di mercato riprenderanno la loro rincorsa al rialzo. Il tutto, peraltro, nonostante il mutuo a tasso variabile rimanga di oltre 100 punti base più basso rispetto al mutuo a tasso fisso.

Tassi variabili, offerte sotto l’1%

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