Immobiliare Milano, un anno positivo fra le tante difficoltà del comparto. E’ l’ora di comprare casa ora, ecco perchè.
A dispetto di quanto vediamo nel grafico a livello nazionale, è un vero piacere scrivere questo articolo!
L’immobiliare a Milano da inizio anno è ripartito e continua a crescere!
Non è l’ultimo dato che ci porta entusiasmo (+5,7% da analisi di esperti del settore immobiliare su dati Agenzie delle Entrate)
Già all’inizio del 2014 si registrava una ripresa, iniziata timidamente l’anno precedente.
Già, perchè il 2013 si era chiuso con un timido 0,01% nel comparto Milano Residenziale, dato che non deve suscitare ilarità se pensiamo che a livello nazionale si registrava un – 9,7%!!! (Fonte: Osmi Borsa Immobiliare Milano)
Marco Dettori (Presidente OSMI) ha associato queste dinamiche controtendenza del mercato immobiliare Milano a 2 fattori:
- Diffusione di edilizia di qualità
- Effetto EXPO che sta riqualificando e trasformando la città
Elementi che hanno aumentato l’attenzione da parte di investitori stranieri.
Si aggiunge un altro importante fattore endemico che ha bloccato il mercato immobiliare italiano in genere e nel particolare l’immobiliare milanese e della Brianza: allentamento della stretta creditizia.
Infatti si registrano dati molto positivi anche sul fronte della domanda dei mutui casa, come evidenzia lo studio del CRIF.
Nel mese di novembre 2014 la domanda è cresciuta del 21,1%, quindi in costante aumento da inizio anno.
L’aumento della domanda di mutui casa, è anche sintomo di una maggiore fiducia e finalmente le famiglie cominciano di nuovo a fare progetti per il futuro.
Anche le quote di erogazione sembra che siano tornate all’80%.
Genworth – compagnia specializzata nella copertura del credito in caso di insolvenza del mutuatario – stima che le erogazioni dei mutui superiori all’80% del valore dell’immobile raggiungeranno il 5% del totale.
400 milioni di euro di erogato in più rispetto al 2013.
Recita il comunicato di Genworth “Il 2014 non sarà l’anno che sancirà una vera e propria svolta, ma si confermano i segnali di un’inversione di tendenza per il prossimo futuro, per quanto riguarda il mercato sia dei mutui residenziali che delle compravendite immobiliari”
Le prospettive per l’immediato futuro possiamo definirle ancora positive, salvo che non subentrino scossoni o veri terremoti nel fragile quadro finanziario mondiale.
Perché c’è da essere positivi?
Per anni abbiamo letto e detto che se riparte l’immobiliare riparte l’Italia.
Anche le scelte dell’attuale Governo sembra abbiano preso coscienza di questo “luogo comune” (?)
Infatti nel provvedimento “Sblocca Italia” sono state inserite importanti agevolazioni fiscali (Bonus Fiscali fino a 60.000 €) e per la prima volta viene quantomeno “nominato” lo strumento del Rent-to-buy, sperando che diventi un primo passo verso una regolamentazione definitiva.
Aggiungiamo anche la possibilità di accedere a Fondi di Garanzia per le abitazioni principali ad alta efficienza energetica e non ultimo anche le manovre della BCE che hanno di fatto azzerato il costo del denaro ed i mutui oggi hanno spread veramente ridotti tanto da rendere una rata mutuo concorrenziale con un canone di affitto.
Nonostante il peso della tassazione per la casa in Italia resti una zavorra, l’immobiliare ricomincia nuovamente a ricoprire il ruolo che ha storicamente ricoperto per gli italiani.
Tutti questi fattori “sociali” vanno anche contestualizzati nello scenario dei prezzi delle case e degli stock immobiliari invenduti.
I prezzi delle case a Milano infatti continuano a calare o comunque non stanno crescendo. Situazione che rimarrà stabile ancora per poco.
Chi vuol acquistare casa deve accelerare il passo, perché comprerebbe alle migliori condizioni di mercato.
Molti proprietari, analizzando queste informazioni valuteranno altresì di aspettare a vendere perché potrebbero realizzare di più nei prossimi mesi se la situazione è quella che stiamo descrivendo.
Quindi un grande punto di attenzione per il proprietario di una casa in questa situazione è che l’attesa potrebbe fargli perdere opportunità.
In Italia lo stock di case invendute sul mercato è di oltre un milione (Luca Dondi, il direttore generale di Nomisma).
A Milano e Monza i volumi di stock immobiliari invenduti sono importanti.
L’offerta sul mercato è molto superiore alla domanda assorbile, quindi un atteggiamento troppo attendista del proprietario potrebbe far perdere opportunità di vendere e ritrovarsi ancora per lungo periodo il capitale immobilizzato. Una casa come capitale immobilizzato rappresenta un costo annuale importante (soprattutto se seconda casa). Se a tale scenario aggiungiamo che negli ultimi 5 anni i canoni di affitto si sono ridotti di oltre il 20% consiglierei ad un proprietario intenzionato a vendere di valutare molto bene la situazione con il proprio consulente immobiliare di fiducia.
Altre fonti:
- In Italia tornano a vendersi le case. I prezzi rimangono fermi. I dati
- Tornano a crescere i mutui che coprono oltre l’80% del valore degli immobili
Autore: Gianluca Capone