I dati OMI 2017, pubblicati pochi giorni fa dall’Agenzia delle Entrate, confermano che Milano è la regina del mercato immobiliare italiano, e che anche nel corso dell’ultimo anno capoluogo e provincia hanno potuto godere di prestazioni di particolare rilievo sia sotto il profilo dell’evoluzione del numero di transazioni, sia per quanto attiene le quotazioni immobiliari medie.
Compravendite in crescita in tutta la provincia
Entrando in un livello di maggiore dettaglio, appare evidente dal dossier regionale dell’Osservatorio come il capoluogo abbia trainato il business immobiliare dell’intera provincia: a Milano le compravendite sono cresciute dell’8,14% rispetto all’anno precedente, per un numero di transazioni pari a 23.707 unità. Soddisfacente anche il trend nel resto della provincia, con dato mediano in incremento del 6,57% a quota 45.917 unità
Tutte le macro aree provinciali hanno chiuso lo scorso anno con un bilancio positivo, con Abbiatense Magentino (+ 9,65% a 3.988 unità) e Alto Milanese (+ 9,20% a 2.788 unità) a realizzare un impulso più dinamico della media e di quanto avvenuto nel perimetro milanese. A proposito di Milano, il capoluogo è intuibilmente l’area che assorbe il maggior numero di operazioni di compravendita residenziale, sebbene lo sbilanciamento della provincia sia più polarizzato rispetto a quanto non accada altrove (più di un’operazione immobiliare residenziale su due in tutta la provincia si è realizzata proprio a Milano).
Quotazioni in tiepida crescita
A confermare l’avvenuta ripresa del mercato immobiliare milanese e di tutta la provincia sono anche i dati relativi all’andamento delle quotazioni medie: il 2017 si è infatti chiuso con una crescita dello 0,18% a 3.763 euro al metro quadro. Un trend che contribuisce a trascinare anche il dato dell’intera provincia, ora in sviluppo dello 0,11% su base annua a 2.669 euro al metro quadro.
In termini di macro aree provinciali, oltre a Milano crescono lievemente anche la Direttrice Est (+ 0,15% a 1.779 euro), Alto Milanese (+ 0,06% a 1.470 euro al metro quadro) e Abbiatense Magentino (+ 0,03% a 1.591 euro al metro quadro).
Milano, cresce interesse (e prezzi) nelle zone semicentrali
Fornendo uno sguardo più incisivo sul mercato urbano, si noti come l’andamento delle compravendite sia stato positivo in tutte le macro aree cittadine (con la sola eccezione del centro storico e del semicentro Est), con una ottima prestazione da parte delle zone periferiche, sempre più richieste, con un picco di + 15,89% in periferia Nord, a 6.199 operazioni contrattualizzate.
Per quanto concerne le quotazioni medie, la crescita più consistente si è registrata nel semicentro Sud, in incremento del 3,88% a 3.415 euro al metro quadro. Piuttosto vivace è anche la crescita delle quotazioni medie nell’area semicentro Nord (+ 1,44% a 3.742 euro al metro quadro) e nel centro (+ 1,20% a 5.445 euro al metro quadro), che si conferma la zona più cara di tutto il capoluogo.
Con le proiezioni sopra esposte, il mercato immobiliare milanese si conferma pertanto in grado di fornire un’evoluzione sostanzialmente superiore alla media regionale: la Lombardia chiude infatti il 2017 con un saldo di + 5,50% nelle compravendite, a 115.826 unità, mentre sul fronte dei prezzi, la quotazione media dei comuni capoluoghi della regione si ferma a 2.996 euro al metro quadro, in rialzo dello 0,12%, con Milano – intuibilmente – in grado di consolidare il ruolo di città più cara davanti a Como, con 2.287 euro al metro quadro.