Come ogni inizio anno, è tradizione comune e trasversale a tutti i comparti economici, lanciarsi in previsioni, trend e tendenze.
Anche il mercato immobiliare non fa eccezione. E’ infatti di dicembre 2015 la pubblicazione del report di Moody’s sullo stato di salute del real estate italiano nel tentativo di tracciare un possibile trend che possa essere utile come guida non solo ai professionisti ma soprattutto agli investitori o a chi deve valutare nuovi progetti di vita.
“Timida ripresa”, questa è l’estrema sintesi del report.
La congiuntura positiva di diversi fattori macroeconomici come il segno positivo sul PIL co oltre un anno di valore negativo; maggior indice di fiducia nel Paese; bassi tassi di interesse che agevolano la domanda di mutui (le richieste di mutuo sono cresciute del 42,5% anno su anno) ed anche un ritrovato interesse verso il Bel Paese da parte di investitori stranieri.
Carole Bernard – vice president e senior analyst di Moody’s – osserva che questo terreno fertile ed i prezzi ai minimi storici del mercato (dal 2008 ha lasciato sul terreno circa il 20% del valore) vanno a rafforzare questa tendenza di stabilizzazione del mercato immobiliare.
Però, se il 2016 rimarrà stabile, una reale ripresa è da rimandare nel tempo in quanto altri fattori endogeni strutturali non permettono (almeno nel breve periodo) di parlare di “ripresa sostenuta”.
Le transazioni immobiliari registrate nel secondo trimestre 2015 sono in crescita del 6,2%.
Se prendiamo i dati dell’Agenzia delle Entrate, registriamo:
- + 8,2% di compravendite II quadrimestre;
- + 10,8% di compravendite III quadrimestre.
Milano e Napoli hanno registrato transazioni nel trimestre superiore al 18%.
2 sono i fattori che impongono di “tirare il freno”:
- tasso elevato di disoccupazione ed incertezza economica che limita i progetti a lungo termine;
- decelerazione del tasso di crescita della popolazione.
Altro fattore importante per “pensare positivo” è la forte presa di posizione della politica che nella legge di stabilità 2016 sembra finalmente aver dato un forte impulso in controtendenza sull’imposizione fiscale degli immobili (almeno le prime case); maggiore flessibilità nell’ottenere agevolazioni fiscali per la prima casa: dal 1° gennaio non è più ostativo il possesso di un’altra abitazione acquistata con i benefici fiscali, purché sia alienata entro un anno (art. 1, comma 55, della legge n. 208/2015).
Un’altra novità è rappresentata dal leasing immobiliare per acquistare la prima casa:
La commissione Bilancio della Camera ha infatti approvato un emendamento alla Legge di Stabilità 2016 che fissa le regole per l’avvio del leasing immobiliare.
L’emendamento prevede una detrazione fiscale del 19% fino a un massimo di 8mila euro annui, per i giovani sotto i 35 anni con un reddito fino a 55 mila euro che decidano di ricorrere alla locazione finanziaria (leasing) in alternativa al mutuo per l’acquisto dell’abitazione principale. Inoltre per favorire il riscatto finale dell’immobile, l’emendamento prevede una detrazione del 19% sulla maxi rata finale per l’acquisto del bene, per un importo non superiore a 20mila euro. Le agevolazioni si applicano, dimezzate, anche agli over 35.
Come va l’oroscopo immobiliare 2016?
Noi siamo ottimisti. Siamo convinti che oggi ci siano ampi margini per realizzare il sogno di una prima casa oppure di tutelare il proprio capitale tornando ad investire in immobili, anche a seguito delle previsioni di estrema volatilità delle borse di tutti i continenti.
Ricordatevi di affidarvi ad un consulente immobiliare esperto per essere guidati nel mare di opportunità, spesso ignote ai non addetti ai lavori.
Fonti:
- Moody’s: il mercato immobiliare italiano più stabile (Sole24Ore)
- Immobiliare: Moody’s, segnali di graduale ripresa in Italia (Italia Oggi)
- Legge di Stabilità 2016: leasing agevolato per l’acquisto dell’abitazione principale (IPSOA)
- Legge di stabilità – LEGGE 28 dicembre 2015, n. 208 (Gazzetta Ufficiale)