Stando agli ultimi dati forniti dall’OMI, nel corso del primo trimestre 2017 in Italia sarebbero avvenute 121.976 operazioni di compravendita di proprietà residenziali, in incremento dell’8,6% rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente. Ma quali sono state le aree più vivaci? E come sono state distribuite le percentuali relative alle classi dimensionali nelle varie macrozone della Penisola?
Compravendite immobiliari, meglio Nord e Isole
Stando all’ultimo aggiornamento, la variazione più dinamica nelle compravendite è avvenuta al Nord e nelle Isole: nel Settentrione d’Italia, la percentuale di sviluppo delle compravendite residenziali è compresa tra il 9,5% del Nord Ovest e il 9,6% del Nord Est, mentre le Isole maggiori chiudono il periodo con un aumento in doppia cifra, per l’11,9%. Più contenuti sono gli avanzamenti al Centro (7,9%) e soprattutto al Sud (5,1%).
In termini assoluti, il maggior numero di compravendite è avvenuto al Nord (41.852 operazioni nel Nord Ovest, 22.660 operazioni nel Nord Est), davanti a quelle del Centro (25.425 operazioni), del Sud (21.011 operazioni) e delle Isole (11.029 operazioni).
Ragionando sui dati statistici sulle superfici compravendute, scopriamo invece che l’incremento è stato pari al 9,8%, 120 basis points in più della media delle operazioni stesse: il motivo è naturalmente da ricercarsi nell’incrementata superficie media delle transazioni abitative, ora pari a 104,9 metri quadri, in aumento di 1,1 metro quadro rispetto al primo periodo del 2016.
In media, gli appartamenti più grandi vengono venduti al Sud (media superficie pari a 107 metri quadri), mentre quelli più piccoli si trovano nel Nord Ovest (100,7 metri quadri). Si noti altresì che nelle Isole e nel Centro la variazione di superficie media compravenduta è rimasta praticamente invariata, mentre al Nord vi è stato un incremento di 1,2 – 1,3 metri quadri, e al Sud addirittura di 2,2 metri quadri.
Vendite di abitazioni per classi dimensionali
A conferma della maggiore propensione degli acquirenti a rilevare proprietà di grandi o medio – grandi dimensioni, si noti anche come lo spaccato delle compravendite stia privilegiando le abitazioni dalle dimensioni più ampie.
Se infatti l’incremento medio delle compravendite immobiliari residenziali è stato pari all’8,6%, la percentuale sale al 12% per le abitazioni oltre i 145 metri quadri, e al 10,1% per le abitazioni tra i 115 e i 145 metri quadri, per poi scendere al 7,8% per le abitazioni tra gli 85 e i 115 metri quadri, al 7,4% per le abitazioni tra i 50 e gli 85 metri quadri e al 6,7% per le abitazioni fino a 50 metri quadri.
Se la tendenza di cui sopra si rileva in buona parte delle aree italiane (e soprattutto al Nord) compie eccezione vistosa al Sud, dove lo sviluppo delle compravendite delle piccole abitazioni con ampiezza fino a 50 metri quadri è stato pari al 18,2%, mentre le compravendite di abitazioni più grandi, oltre i 145 metri quadri, è del 9%.