Chiunque abbia la possibilità di girare per le aree delle grandi città a maggiore concentrazione di uffici, si sarà probabilmente reso conto di una minore presenza di lavoratori e studenti nelle realtà urbane. E non è certo difficile ricondurre tale determinante al ricorso crescente allo smart working, che da sei mesi a questa parte ha indotto un ampio numero di aziende ad autorizzare i propri dipendenti a lavorare da casa (in verità, in modo più o meno “convinto”), qualora la loro mansione non richieda una presenza fisica in ufficio.
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