Anche se si parla di nuda proprietà da sempre più tempo, sono ancora molti i nostri lettori e clienti che non hanno compreso pienamente quali siano le sue caratteristiche, vantaggi e modalità di definizione del prezzo di vendita.
Abbiamo approntato questa breve guida per saperne di più, e condividere tutto ciò che dovete assolutamente sapere sulla nuda proprietà e sui benefici che questa modalità di vendita del proprio appartamento può garantire alle parti.
Cos’è la nuda proprietà
Iniziamo con il definire la nuda proprietà come il valore dell’immobile al netto dell’usufrutto. Vendere la nuda proprietà significa pertanto vendere la propria casa, ma tenendo per sé il diritto di usufrutto e, quindi, vivere in essa per tutta la propria vita.
Tanti vantaggi per chi compra e chi vende
La compravendita della nuda proprietà può apportare importanti benefici sia a chi vende, sia a chi compra. Chi vende la nuda proprietà dell’immobile può infatti monetizzare la propria casa ottenendo immediatamente un capitale che potrà aiutare a mantenere un elevato tenore di vita, o che potrà sostenere i propri progetti o quelli dei propri cari. Contemporaneamente, si riserverà il diritto di abitare e di godere dell’immobile per tutta la propria vita.
Chi compra la nuda proprietà, invece, può oggi acquistare un immobile a un prezzo agevolato, in base all’età dell’usufruttuario. Durante il periodo in cui l’usufruttuario rimane in casa, la nuda proprietà potrà doppiamente rivalutarsi: da una parte grazie all’incremento del valore di mercato dell’immobile, dall’altra all’avanzamento dell’età dell’usufruttuario.
Come si calcola il prezzo di vendita
Il prezzo di vendita dell’immobile si calcola partendo dalla realizzazione di una perizia professionale del valore di mercato del bene, a cura generalmente di un agente immobiliare o di altro professionista che possa ben conoscere il proprio territorio di riferimento. A questo prezzo si applica un coefficiente secondo l’età dell’usufruttuario della casa: maggiore è l’età dell’usufruttuario e minore sarà lo sconto applicato al valore di mercato del bene. In ogni caso, il prezzo di vendita sarà pur sempre il frutto di una libera negoziazione delle parti.
Chi paga le imposte e le spese di manutenzione
Le spese di manutenzione ordinaria dell’immobile sono ritenute a carico dell’usufruttuario, che ha l’obbligo di mantenere l’immobile in buono stato e non modificarne la destinazione d’uso, salvo che non abbia l’accordo con il compratore. Le spese straordinarie sono invece a carico del nudo proprietario, anche se le parti possono disciplinare una diversa ripartizione degli oneri. Anche il pagamento delle imposte può essere oggetto di trattativa tra le parti. Nel silenzio di una negoziazione, la legge stabilisce che l’usufruttuario sia tenuto, quale soggetto che ha la disponibilità del bene, a pagare le imposte, i canoni, le rendite fondiarie e gli altri pesi che gravano sul reddito.