L’incarico di vendita è il contratto che regola il rapporto tra il venditore e l’agente immobiliare. In termini sintetici, è l’intesa formale che disciplina diritti e obblighi delle parti, fino all’auspicata conclusione della compravendita.
Ma quali sono le principali clausole contrattuali che regolano l’incarico di vendita? Proviamo a comprendere insieme quali siano le più importanti.
Il guadagno atteso
In primo luogo, è bene sottolineare come all’interno dell’incarico di vendita non troveranno spazio i prezzi a cui l’immobile viene pubblicizzato, bensì il ricavo che il venditore si attende. Si tratta di un elemento contrattuale non da poco: se infatti l’agente immobiliare dovesse ricevere una proposta di acquisto pari ad almeno il guadagno atteso concordato con il venditore, scatterebbe il diritto alla provvigione, considerato che il suo lavoro sarebbe svolto correttamente.
L’esclusività dell’incarico
Una clausola spesso presente all’interno dei contratti con il mandato di vendita è quella dell’esclusività. Come intuibile, con tale clausola il venditore accetta che ad occuparsi della vendita non sia altro agente che quello scelto, rendendo altresì impossibile ogni altra trattativa privata.
L’esclusività dell’incarico è una prassi in molte zone d’Italia. Per questo motivo è fondamentale assicurarsi di aver scelto un professionista affidabile.
La durata
La durata dell’incarico di vendita è spesso oggetto di molte negoziazioni tra le parti, soprattutto se è abbinato all’esclusività del contratto. Tuttavia, non si tratta di un termine che i clienti dovrebbero guardare con sospetto, soprattutto se si sono rivolti a un professionista accreditato.
L’obiettivo dell’agente immobiliare non è, infatti, quello di trattenere presso di sé il proprio cliente il più a lungo possibile, ma agevolare il prima possibile la vendita dell’appartamento!
Il compenso
A proposito di clausole che potrebbero destare qualche discussione tra cliente e agente, quella del compenso è certamente una delle principali. La clausola – come intuibile – disciplina infatti quanto e quando pagare il proprio agente. Occorre pertanto che nel contratto siano indicate in modo chiaro e trasparente le condizioni che fanno scattare l’obbligo del cliente a corrispondere la provvigione e la percentuale da versare.
Ora, si tenga conto che la legge non stabilisce una provvigione fissa e standard che l’agente immobiliare deve percepire, lasciando così libere le parti di negoziarle. Tuttavia, il legislatore stabilisce che l’agente immobiliare matura il diritto alla provvigione nel momento in cui avviene l’accettazione della proposta di acquisto del potenziale acquirente, e che la provvigione andrà versata contestualmente al contratto preliminare di vendita.
Si tenga anche conto che di norma l’incarico di vendita contiene anche una clausola che obbliga il cliente a corrispondere la provvigione al mediatore anche nelle ipotesi in cui l’immobile venga venduto alla scadenza del mandato a una persona in precedenza segnalata dallo stesso. La presenza di questa clausola serve, evidentemente, a evitare che le parti aspettino la scadenza del contratto con l’agenzia immobiliare per poi stipulare la vendita ed evitare così il pagamento della provvigione.