Il notaio è un professionista fondamentale nella predisposizione di tutte le fasi necessarie per coronare il proprio progetto immobiliare. Ma che cosa fa il notaio prima, durante e dopo l’atto definitivo di compravendita?
Le attività del notaio prima dell’atto
Prima dell’atto al notaio è richiesto di realizzare una serie di passaggi preparatori, predisponendo tutta la documentazione necessaria per istruire correttamente la pratica.
Prima ancora di muoversi in questa direzione il notaio consulterà le parti al fine di comprendere quale sia l’effettiva volontà delle stesse: in questo modo potrà individuare la forma tecnica di atto che risulta essere più idoneo per realizzare gli scopi volumi dai clienti, nel rispetto della legge.
La fase consulenziale che precede quella documentale è di norma quella più importante: solamente mediante il colloquio con il notaio si può infatti stabilire con rigore e precisione quali siano gli step necessari per il raggiungimento dei propri obiettivi immobiliari. Una volta definito l’atto da predisporre, il notaio dovrà svolgere per legge una serie di controlli di legalità preventivi, al fine di garantire un contratto valido, efficace e inattaccabile.
L’atto di compravendita
Le attività del notaio collimano poi nel giorno della stipula dell’atto. È qui che il notaio procederà alla stesura del documento e, una volta accertate le generalità dei comparenti, darà lettura dell’atto. Effettuato il passaggio di denaro, domanderà alle parti di sottoscrivere l’atto di compravendita ponendo così fine al processo e suggellando il trasferimento di proprietà del bene dal venditore all’acquirente.
Cosa fa il notaio dopo la compravendita
I compiti del notaio non si esauriscono però nel solo giorno della compravendita: al pubblico ufficiale è infatti richiesto di procedere con la trascrizione dell’atto sui registri immobiliari e con la regolarizzazione della posizione nei confronti del Fisco.
Al notaio è infatti richiesto di versare all’Agenzia delle Entrate, per conto della parte acquirente, le imposte riscosse al momento della stipula dell’atto, quali:
- di registro, in misura percentuale sul valore della rendita dell’immobile, pari al 2% per acquisto della prima casa e al 9% per le altre abitazioni. Nell’ipotesi di acquisto da costruttore l’imposta di registro è sostituita dall’imposta sul valore aggiunto (IVA)
- ipotecaria e catastale
- di bollo, in misura fissa pari a 230 euro.
Nel caso in cui l’acquirente lo richieda, il notaio dovrà accantonare su un conto vincolato le somme che l’acquirente stesso verserà al venditore, consegnandole a quest’ultimo solamente dopo l’avvenuta trascrizione del rogito nei registri immobiliari.
Ricordiamo infine che la scelta del notaio è a libera discrezione delle parti e, generalmente, dell’acquirente: sarà lo stesso compratore a pagare la parcella del professionista, salvo un diverso accordo con il venditore.
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