La nuova Bussola Mutui CRIF aggiornata alla fine del secondo trimestre 2022 scatta una fotografia puntuale di come stia cambiando il mercato dei mutui casa in seguito alla forte crescita degli indici di riferimento IRS ed Euribor. Proviamo a condividerne i tratti distintivi.
IRS e Euribor sui livelli di 8 anni fa
Il primo dato che salta all’occhio è, intuibilmente, la crescita di IRS e Euribor su livelli simili a quelli di 8 anni fa. In particolare, l’IRS a 20 anni è salito dall’1,10% medio di marzo al 2,22% medio di luglio, dopo aver toccato un top al 2,58% a fine giugno ed essersi poi stabilizzato al 2,10%.
L’Euribor a 3 mesi è intanto tornato in territorio positivo dopo 7 anni di valori negativi.
Il tasso variabile, un ritorno di fiamma
In questo contesto potrebbe sorprendere come a guadagnare terreno sia soprattutto il mutuo a tasso variabile, che le famiglie stanno valutando come maggiormente conveniente rispetto al tasso fisso, scommettendo su un rialzo moderato degli indici di riferimento nei prossimi anni ma lasciando al tempo stesso la porta aperta a una futura surroga del mutuo verso il tasso fisso.
Diminuisce il peso degli under 36
Nel mese di giugno è stata definitivamente sospesa l’offerta di mutui giovani a tasso fisso garantiti dal Fondo di garanzia prima casa Consap: il forte incremento degli indici IRS realizzatosi da gennaio 2022 ha infatti spinto le banche italiane a sospendere questa offerta poiché i TAEG di prodotto risultavano essere superiori alle soglie limite comunicate trimestralmente dalla Banca d’Italia, e rendendo così poco conveniente la prosecuzione di tali proposte creditizie a tassi scontati inferiori.
Dunque, questa evoluzione non potrà che impattare inevitabilmente sulla dinamica della domanda di mutui, valutato che la fascia di richiedenti con età non superiore a 36 anni nella prima metà dell’anno ha svolto un ruolo decisivo nel trainare l’intero comparto, mantenendosi sempre sopra il 30% del totale.
I migliori tassi del mercato
Per quanto infine concerne i migliori tassi, per un mutuo a tasso fisso per acquisto casa di durata pari a 20 anni, importo di 140.000 euro e valore dell’immobile di 220.000 euro, un richiedente di 35 anni può ottenere un tasso del 2,24% a fronte di una rata mensile di 724 euro. Per la stessa operazione il miglior tasso variabile con CAP consente invece di ottenere un tasso dell’1,32% con rata mensile di 664 euro con la garanzia che il tasso non salirà oltre il 2,95%.
La Bussola Mutui informa infine che nel corso del primo trimestre 2022 le compravendite residenziali sono cresciute del 12% rispetto al primo trimestre 2021, confermando così la centralità dell’investimento della casa sui desideri delle famiglie italiane. Per quanto riguarda invece l’andamento del valore degli immobili nel primo trimestre 2022 quelli usati registrano una crescita del 5,8%, mentre gli immobili nuovi fanno segnare un incremento dell’8,3%.